dicono che a volte è meglio non sapere. non è vero un cazzo. almeno sapendo riuscirei a farmi un'idea della quantità del dolore che il mio stomaco ha il diritto di provare. invece no, non sapendo e sforzandomi di non sapere il mio stomaco esplode lì, improvvisamente alle ore 11.49 di una domenica del cazzo. quelle domeniche in cui le maiuscole non mi va di metterle. quelle domeniche in cui i libri di scuola diventano delle teste di cazzo che ti guardano dalla scrivania e il tentativo di approcciarmi a loro è fottutamente inutile. il ticchettio dell'orologio deve andarsene a fanculo. ciò che mi resta sono i tasti di questa stupida tastiera, sembrano gli unici tranquilli stamattina, stanno là, zitti, si lasciano premere dalle mie dita senza resistenze, permettendomi di vomitare qualche lettera su questo schermo. quando preferirei invece vomitare la mia anima nel cesso.