Lettera a P.
Ti scrivo questa lettera perché so che la leggerai. Perché a te piace leggere. Me lo hai insegnato tu.
Oggi è stato bello incontrarci, le persone si incontrano in centro, al bar e noi nelle caramelle.
Nelle caramelle all'anice. Ci incontriamo in quel sapore dolce e avvolgente che rimane sulle labbra e che m'è rimasto dentro. Per quanti anni m'è rimasto anche nelle tasche, bastava infilare la mano in tasca e tirare fuori quel confettino trasparente avvolto in quel piccolo involucro azzuro che mi lasciavi ogni volta che ci salutavamo. Per dirci a presto. Come l'ultima volta che ci siamo dette a presto e infatti eccoci qui.
Io, te e le nostre caramelle all'anice. E senti che profumo, intenso e puro. Puro, leale, come te. Mi hai insegnato a non mentire, io non t'ho mai mentito. Solo una volta l'ho fatto, qualche mese fa e ti chiedo scusa. Mi hai chiesto perché piangessi e t'ho detto che in strada stavano bruciando qualcosa, c'era tanto fumo e m'era entrato negli occhi. Era vero, ma io avevo gli occhiali da sole e negli occhi m'era entrata solo la paura di non vederti più. Poi t'ho rivisto, eccome se t'ho rivisto. E abbiamo riso anche se i muscoli del tuo volto scarno non ne avevano la forza, ma tu l'hai fregati e hai usato una forza più forte, quella che hai sempre avuto dentro, quella che m'hai lasciato. E hai riso con me, hai riso di cuore. E' l'ultimo ricordo che ho di te; te con quella tazzina in mano che tante volte era stata complice della mia trasgressione, quando da piccola mi bagnavo le labbra con il caffè e mi sentivo grande, per poi tornare come un cucciolo tra le tue braccia, il tuo cucciolo.
In realtà l'ultimo ricordo prima del nostro a presto è stato un abbraccio forte e un bacio, l'ultimo di milioni di baci. Ti ricordi ogni giorno la sequenza era: bacio e poi strofina, strofina forte per togliere il rossetto e poi di nuovo un bacio perché a noi del rossetto non ce ne fregava niente, dei baci sì.
Sei sempre stata fiera di me, quando mi portavi a spasso tra quei tigli che soppiantavano gli olmi, mi mostravi come il tuo piccolo trofeo, mi curavi come una bambolina e mi rendevi la bimba più solare del mondo.
Poi sai col tempo un po' di solarità l'ho persa, ma mai abbastanza da non esser in grado di ritrovarla in un bel ricordo, in un bel progetto, in una caramella all'anice.
Allora a presto.