Lifetravel

25.01.2013 13:19
ad una mia compagna di viaggio.

In questo viaggio la meta conta poco, si sa. La velocità del passo, gli odori e i colori che assorbiamo durante il cammino contano già di più, ma in realtà ciò che rende questo percorso un viaggio e non una semplice corsa sono i nostri compagni.
Non esistono compagni di corsa, esistono compagni di viaggio.
Poco importano età o specie vivente, ciò che conta è l'affinità dei nostri battiti cardiaci e la complicità dei nostri sguardi. I compagni di viaggio si incontrano per caso e si tengono per scelta, talvolta si compiono insieme brevi tratti di strada, intensi. Altre volte tratti più lunghi, ma semplicemente più spensierati. Spesso entrambi.

Poi arriva quel momento, quello in cui ci separiamo.

Qualcuno cambia strada e prende la direzione opposta alla tua arrivati a quel bivio, qualcunaltro invece fa un passo indietro e magari non lo rivedi più. Qualcuno si ferma. Si ferma non per egoismo, sa che soffrirai adesso senza di lui, ma ha camminato molto, se fai attenzione te ne accorgi, guarda i suoi piedi, guarda le sue zampe, sono stanche. Ora guarda i suoi occhi, sono felici. Puoi fermarti un po' con lui, poi riprendi la tua strada. Inizialmente ti sembra difficile il cammino, invece poi capisci che l'ultima energia presente in quelle gambe non è svanita, adesso ce l'hai tu, qualcosa simile ad una trasfusione energetica. Adesso camminare ti sembra più facile, più leggero, sorridi ai tuoi compagni di viaggio, non dimentichi mai quelli passati, non potresti farlo neanche volendolo, è grazie alla loro energia che muovi ancora le tue gambe.