quella cosa lì
Voglio dare il nome a qualcosa che il nome non ce l'ha. Emozione è così vario, non può essere il nome adatto, deve essere trovato un nome a quel frammento di emozione, a quel suo sottinsieme, a quella sensazione di cui parlo io. Non è (solo) commozione, non è (solo) suggestione, non è un semplice turbamento, non è tante cose, non è un tavolo, non è una sedia, so il nome di tutte le cose che questa cosa non è. Ma non conosco il suo di nome. E' quella sensazione che si genera nel corpo nel momento in cui ascolti, guardi, odori qualcosa degno di scaternatela. Lo stomaco si contrae e gli occhi si riempono di lacrime, quelle lacrime caldissime che per qualche motivo non puoi mostrare a chi è intorno a te e che tieni sospese evitando il battito delle ciglia, mentre il resto del corpo galleggia in una totale condizione d'incanto.
Vabbé, in fondo non è importante trovare un nome, alla fine sono così tanti i sentimenti e le emozioni che non abbiamo ancora rinchiuso in una parola, anche perché probabilmente è qualcosa di così immenso che sarebbe paradossale incastrarla in una definizione, che come indica la parola stessa serve a porre dei limiti. La verità è che vorrei solo riuscire ad indicarla in qualche modo per assicurarmi che tutti, tutti, tutti la provino almeno una volta nella vita.
Perché ne vale davvero la pena.