Scrivere degli occhi suoi, chiudendo i miei

15.12.2012 12:00


Mi chiedo come due occhi possano avere un potere tale, come due bulbi oculari inseriti in due cavità orbitarie riescano a emanare una così elevata quantità di energia. A volte splendono talmente tanto che lei è costretta a coprirli con un paio di Ray-Ban a goccia per proteggere il sole, o forse solo per non farlo morire d'invidia. Gli occhi di Medusa pietrificano, i suoi invece rapiscono, ma è quel tipo di rapimento che provoca alla vittima la sindrome di Stoccolma. Chi sarebbe così stupido da liberarsi di quello sguardo? E' strano poi pensare che dentro quegli stessi occhi c'è nascosto di tutto, Mary Poppins rinuncerebbe di certo alla sua borsa se le fossero offerti in cambio. Un cockatil di ricordi, paure, speranze ed esperienze al quale si aggiunge una goccia di consapevolezza, quel poco che basta a non farla diventare presunzione. La dolcezza che decora apparentemente le sue pupille come zucchero a velo, in realtà è il primo ingrediente dell'impasto, ma lei non lo sa, o pur sapendolo, non lo ammetterebbe mai.

Gli occhi di C. non sono lo specchio della sua anima, come avrebbe detto Platone. Lo specchio riproduce le immagini in maniera troppo imparziale. La sua anima, invece, è dilaniata da quegli occhi affamati.