Apro gli occhi e mi trovo in quello stato così caotico, l'unico momento della giornata in cui sogni e realtà vagano indistinti nello stesso magma. Mi siedo sul letto, filtro i sogni piacevoli e li metto nel primo cassetto del comodino, insieme al block notes e alle sigarette.
Prendo gli incubi, scopa, paletta e via nel cestino dei sogni amari, quello sotto la scrivania, accanto al cestino della carta.
Poi resta la realtà. E con quella non ci posso fare niente, non ho un cassetto in cui conservarla, né un posto per cestinare i suoi volti scomodi, ma ho una vita, due pugni stretti e un gran sorriso per affrontarla