un universo oltre il cazzo
I maschi ragionano col cazzo.
Non col cazzo che ragionano, ma ragionano proprio col cazzo, quasi ogni donna almeno una volta lo ha detto, scritto, pensato o almeno sentito dire, letto; insomma non sarà sicuro la prima volta che sentirete sta frase.
Finché stasera una mia Amica, ben poco interessata all'universo maschile, mi fa una domanda molto lecita: perché vi lamentate tutte de sti uomini e poi ve li fate? A meno che non mi si stia chiedendo il senso della vita o il senso della maggior parte delle emoticon presenti su Whatsapp, a domanda rispondo. In realtà la risposta potrebbe essere alquanto semplice e banale e se dovessi rispettare strettamente la consegna in cui compare il predicato verbale "fate" risponderei perché so gusti, so belli, quelli ce piacciono e quelli se famo.
Ma conoscendo la fonte della domanda so bene che c'è altro oltre quel "fate". Allora provo con una risposta diversa, con qualcosa che dall'attrazione fisica primitiva quanto essenziale, primordiale quanto magnifica si sposti verso qualcosa di apparentemente più astratto, in realtà assolutamente tangibile e sostanziale. Perché personalmente non credo che molte donne decidano di passare la loro vita con un uomo perché preferiscono degli addominali ad un paio di tette o perché i bambini non li porta la cicogna, ovviamente sì, tutto fa brodo, ma nella mia presunzione, che forse non è altro che ingenua introspezione, immagino o forse sento davvero ci sia dell' altro. E qui entro davvero nella Mia testa e nel Mio corpo e non devo aggiungere altro, perché gradirei davvero evitare di dover fare captatio benevolentiae e mettere le mani avanti sulle righe del mio blog. Insomma mi chiedevo, davvero è una roba in mezzo alle gambe che ci distingue dall'altro sesso? Evidentemente no, altrimenti neanche avrei iniziato a scrivere questo pezzo con cui non so in realtà dove voglio andare a sbattere. La verità è che trovo la capoccia maschile decisamente interessante. E a volte è proprio il fatto che i maschi pensino sempre al sesso a renderla tale, e lo è ancor di più prendere consapevolezza e farsi una ragione del fatto che non sia vero, perché non raccontiamoci balle per scaricare le nostre frustrazioni, se nella vita avete incontrato solo maschi che pensano esclusivamente al sesso il problema forse non è il loro, ma il vostro che evidentemente cercate nei posti sbagliati. Quello che trovo decisamente eccitante è cercare di entrare in un universo che riconosco essere spesso su coordinate completamente diverse e distanti dalle mie ed è appagante esattamente come lo è esplorare una nazione sconosciuta e assaporare la mentalità indigena che filtrata dalla propria avrà un gusto a volte amaro, altre piccante e altre ancora semplicemente squisito.
Fatto sta che ancora non sono riuscita a rispondere alla mia paziente Amica che nel frattempo si sarà addormentata, perciò alla fine ho deciso di ricorrere ad una delle mie squallide metafore. Ma dal fascino del nuovo universo mi sposto ancora a qualcos'altro, a qualcosa di totalmente irrazionale e per me ancora poco analizzabile. Insomma Amica mia, avrei preferito che m'avessi chiesto di spiegarti le emoticon di Whatsapp, quelle inutilissime che si trovano alla fine e che non utilizzerai mai in una conversazione in chat.
Penso alla persona con cui sto scegliendo di trascorrere i miei giorni: io e lui viaggiamo su binari diversi, ma i nostri binari si incontrano, si intrecciano senza mai sovrapporsi, a volte si scontrano, ma poi s'accompagnano. Lo so sarebbe un casino se ci passassero sopra dei treni, ma non importa. Perché quello è amore.
Altrimenti si chiamerebbero Ferrovie dello Stato.